lunedì 28 dicembre 2015

Il mio 2015 . . . Buon Anno a Tutti!!


Siamo arrivati alla fine di un anno il 2015, che in quanto a birra è stato a dir poco fantastico!!
Dall'inizio dell'anno praticamente ho portato avanti e continuo a farlo il mio progetto riguardo al blog con davvero tante soddidfazioni, per non parlare dei viaggi dalla Franconia a Dublino per ritornare solo poche settimane fa nuovamente in Germania a Bamberga e dintorni, in mezzo diversi eventi quali Pork'n Festival e l' Arrogant, tante le birre bevute e le persone conosciute.
Ho fatto e finito con buon esito un corso di degustazione e non vedo l'ora di iniziare i prossimi livelli, insomma cosa chiedere di più??
Dimenticavo da un mese e mezzo lo spazio concesso dal Giornaledellabirra.it, un'ottima opportunità per crescere.
Con queste poche righe ho riassunto quello che è stato per me un anno importante, certo di iniziare l'anno nuovo carico e fiducioso.
Non mi resta che finir di scrivere e stapparmi una buona birra.
Ci rivediamo a Gennaio, dove riprenderò a pieno regime.

BUON ANNO A TUTTI, OVVIAMENTE CON UNA BUONA BOTTIGLIA!!

mercoledì 23 dicembre 2015

Birre di Natale - Buone Feste a Tutti!!

Manca davvero poco a Natale, anche se siamo grandi , aspettiamo questo giorno come i più piccoli, c'è chi aspetta Natale per ritrovare parenti lontani , chi per avere finalmente qualche giorno di riposo , chi per abbuffarsi e altri come noi aspettano le feste per le birre natalizie.
Spesso alcuni periodi dell'anno sono sinonimo di birre stagionali, penso ad esempio alla Pasqua e le birre che mi vengono in mente sono due , la Boskeun di De Dolle, con l'allegro coniglietto sull'etichetta o la birra quaresimale Fastenbier di Schlenkerla,  due stili completamente diversi tra loro.
Se pensiamo poi all'autunno, le birre stagionali che troviamo sono quelle alla zucca , le Pumpkyn Ale di cui avevo parlato poco tempo fa ( link ) e le birre alle castagne, ma lasciatemelo dire, la birra stagionale che tutti amiamo , è la Birra di Natale.
Una lunga storia, già nel Medioevo si sapeva di una bevanda fermentata con l'aggiunta di frutta e spezie , spesso alcolica, solitamente prodotta in inverno.
Tipica del Nord Europa, una bevanda che doveva scaldare le fredde giornate invernali, quindi piuttosto alcolica, un pò quello che succedeva da noi in passato con il Vin Brulè, vino caldo dove viene fatta bollire , buccia di mela arancia, cannella e chiodi di garofano, poi a ogni paese la sua ricetta.
Solitamente questa tipologia di birra è dolciastra, fruttata e speziata, con un tenore alcolico quasi sempre superiore a 8 °, zenzero , cannella, zucchero candito, chiodi di garofano, frutta, insomma un bel mix dal color ambrato con riflessi rossastri.
Ma non è detto che si debba per forza fare una birra dolce e speziata, ci sono birre considerate più che altro invernali che vengono presentate appositamente sotto le feste natalizie e con stili diversi.
Scelgo 2 birre , che per me sono Il Natale.
Ultimamente non c'è anno, o meglio vigilia dove non bevo la Stille Nacht di De Dolle, che in italiano significa Astro Del Ciel, si proprio come la canzone che ognuno di noi conosce fin da bambino. ( link 2 ) , ne ho diverse in cantina, lasciatele invecchiare , ogni anno il Natale sarà sempre più magico.
L'altra invece è l'italiana 25 Dodici di Birra Del Borgo, oltre all'esser buona ricordo più che altro diverse vigilie e altri giorni prima del 25 Dicembre a brindare in compagnia con il magnum, ormai è un classico.

Con queste righe non mi resta che augurare Buon Natale e Buone Feste a tutti, sicuro che Babbo Natale si ricorderà di Voi, lasciando una buona birra sotto l'albero, forse è più facile trovarlo con le renne, allegro a bersi La Nostra birra, nessun lamento, alla fine a Natale... siamo tutti più buoni ...


BUONE FESTE A TUTTI!!


martedì 22 dicembre 2015

Reportage Bire De Nadal 2015 - The Dome Nembro

Eccolo finalmente, c'è voluto un pò di tempo, forse in ritardo forse no, ma alla fine ce l'abbiamo fatta.
Quale miglior settimana se non quella prima di Natale per raccontarvi il Bire De Nadal al The Dome a Nembro???
Qui di seguito trovate il mio resoconto di sabato 28 novembre , articolo per intero su giornaledellabirra.


Questo è il link cliccate qui sotto:


Bire De Nadal


Colgo l'occadione per augurare buone bevute a tutti, per gli auguri mi resta ancora qualche giorno.

Buona lettura.

lunedì 21 dicembre 2015

A Renna Glüh - Loverbeer

Come promesso una natalizia di casa, questa volta italianissma, anche se il nome del birrificio e della birra possono trarre in inganno.
E' la piemontese del maestro Walter, del birrificio Loverbeer, A Renna Glüh, dove Glüh in tedesco e fiammingo significa caldo.Caldo??
Si perchè questa birra dà il meglio di sè servita calda e sarà cosi che andrò a provarla.
Avete presente il classico Vin Brulè della nostra tradizione natalizia?
Questa birra scaldata a 70 ° circa , come detto rilascia tutti i suoi profumi, una beer brulè insomma, pronta a scaldare le fredde giornate e feste di natale.
Birre servite calde se ne trovano ancora soprattutto in Belgio con le lambic - brulè che in passato erano chiamate Calibou e c'è ancora qualche produttore che continua la tradizione , uno su tutti è Liefmans con la sua Glühkriek.
Una birra dolce, solitamente sulla base di una Kriek appunto, ovviamente fruttata.
La base di questa birra è la D'Uvabeer, acida e con la presenza di mosto d'uva , dove sono state aggiunte le spezie, vedi cannella, chiodi di garofano, anice, buccia d'arancio e qualcos'altro.
Decido di berla calda e quindi verso la mia birra in una tazza e la scaldo in microonde qualche minuto a 70° circa.
Calda e fumante , di color ambrato , rossastro, schiuma assente, aroma forte di cannella, noce moscata e chiodi di garofano, si sente anche il fruttato.
In bocca è giustamente calda  ( mi raccomando ), dolce e robusta, carbonazione assente, gusto speziato , dove emergono le spezie sopra citate, fruttata, frutta rossa, con l'alcool che sembra sparire.
Ottima davvero , ricordo di berla bella calda se così decidete di berla, bevuta a temperatura ambiente è sempre una buona birra, il mio consiglio è di berla in entrambi i modi.
Un birra , la versione calda da bere all'esterno, magari in una sera nevosa o durante i festeggiamenti dell'ultimo dell'anno, bevuta in compagnia la si gusta a pieno.
Consiglio di servirla o a 10 - 12° o calda a 70° circa.

ABBINAMENTI: versione a temperatura ambiente, con aperitivo, antipasti di pesce, pesce affumicato, affettati e salumi, pasticceria secca, dessert a base di frutta.
Nella versione calda con frittelle di mele e dolci natalizi.

Formato 33 cl  8 %  alc /vol     Pagata 7,50 Beershop

sabato 19 dicembre 2015

Sint Amatus 12 - Brouwers De Struise

Come sapete e avrete letto o visto in foto , sono appena tornato dalla Franconia e credetemi di birre da bere e da raccontare ne ho, ma credo sia meglio tornare un pò bambini e parlare del natale.
Quella che vado a raccontarvi oggi non è propriamente una Christmas beer ma ben ci sta in questo periodo, invernale , anche se quest'anno sembra più Pasqua.
Una gradazione alcolica importante e un'etichetta... SANTA!
Nuovamente una birra estera ma tranquilli, le italiane di natale arriveranno eccome.
Nata nel 2010 o meglio lanciata sul mercato, visto che è stata pensata l'anno prima 2009, in onore di Sint Amatus, un monaco francese, patrono della cittadina belga di Oostvleteren, dove ha sede il birrificio Struise.

Parlo quindi della Struise Sint Amatus 12 , annata 2013, 10,5 % , in stile Belgian Strong Ale che viene invecchiata in botti di Bourbon di Labrot e Graham della distilleria americana del Kentucky, Woodford Reserve.
Si presenta nel bicchiere di color ebano scuro con riflessi rossastri, con schiuma color ocra, fine e cremosa.
Al naso il primo sentore che percepisco è la frutta secca, poi quasi fosse un dolce di Natale ( ecco perchè la considero tra le birre delle feste ) , uvetta, frutta candita, frutta sotto spirito, fichi, zucchero candito.
I gradi alcolici sono ben nascosti, la birra si lascia bere con facilità , corpo medio in boicca arriva morbida.
Fruttata come a naso, ancora uvetta e frutta sotto spirito, note maltate  e speziate con un finale leggermente amaro, ma poco.
Birra dolciastra con l'alcool che si sente giusto nel finale di bevuta e a bottiglia ormai ... finita.
Simpatica l'etichetta con Carlo uno dei birrai e soci che ne è l'autore, un affresco da chiesa, un bel quadro con i 4 soci Urbain, Carlo, Peter e Phil, raffigurati come fossero dei santi.
Consigliata come il resto delle birre Struise.
Consiglio di servirla a 10 - 12 °.


ABBINAMENTI: antipasti di salumi e formaggi stagionati, primi con carni, carni rosse e selvaggina.
Ottima anche con frutta secca e dolci natalizi.

Formato 33 cl    10,5 % alc   Anno 2013    Pagata 5,50 Beershop


giovedì 17 dicembre 2015

La mia intervista al Christmas Beer Festival di Imbersago!

La novità era nell'aria , la mia prima intervista che riporto sul blog per, Gionaledellabirra.it , all'evento natalizio del Christmas Beer Festival di Imbersago che ben conosco.
Grandi novità quest'anno come la  Jungle Juice di Roma e i molisani de  La Fucina e Cantaloop, o qualche birra particolare, quest'anno ad esempio abbiamo qualche birra passata in botte che ultimamente piacciono.
Siam cresciuti anche avendo quest’anno un fusto di Befana Chinata prodotta dai Malti da Legare presso Birra Etnia, solitamente esclusivo della Pazzeria, a cui va il nostro ringraziamento,  o le bottiglie di Befana Chinata nella versione del Chiostro.
Quest'anno poi a spillare è venuto anche l’amico Angelo Scacco del Birrificio La Fucina, il che rende ancora più interessante il festival.

Vi lascio ora ll'intervista per intero sul link del giornale:

Christmas Beer

Ringraziamo Matteo per aver risposto alle nostre domande e ci tiene a ringraziare la Pro Loco Imbersago, la Mezzopieno e tutto lo staff.


domenica 13 dicembre 2015

Aecht Schlenkerla Rauchbier Märzen.

Ecco l'ultima birra recensita per voi, la Aecht Schlenkerla Rauchbier Märzen.
Schlenkerla - a Bamberga è una parola magica con molte possibilità di interpretazione. I turisti la sentono pronunciare dai tassisti o nell'hotel, subito dopo il suggerimento di visitare il duomo. Le tre sillabe non si riferiscono solo alla bella casa a graticcio e alla birra affumicata, che viene spillata direttamente da pesanti botti di legno di rovere, ma vogliono dire molto di più.
Il numero di coloro che hanno cercato di descrivere Schlenkerla è grande. Tuttavia non c'è nessuna descrizione completa. Schlenkerla va visto, va vissuto per poter essere compreso!
Vi avevo parlato delle Schkenkerla Eiche, la birra natalizia, difficile da recuperare, oggi parliamo come già detto della Märzen.
E' facile da trovare nei nostri locali, ma la troviamo solo in bottiglia, o se siete fortunati giusto in un locale a Roma o in qualche festival servita alla spina o meglio dalla botte, ma mai come a Bamberga.
La birreria è la Brauerei Heller, nella città da fiaba di Bamberga (Franconia), ma per tutti lei è semplicemente Schlenkerla, la birra affumicata per eccellenza.
Come per Westvleteren in Belgio credo che ognuno di noi, almeno una volta ci debba andare.Locale situato in centro nella Dominikanerstraße 6, sempre affollato noi arrivati di venerdi sera ci siam subito sentiti dire è tutto pieno , si anche per la giornata di domani, sabato, ma un buon birrofilo non si arrende mai e scruta ogni angolo di locale pur di sedersi, e cosi per magia abbiam trovato posto.
 La Märzen che vi recensisco oggi è la birra più famosa che producono , ma esiste anche una Weizen ed altre sei versioni (Helles, Urbock, Doppelbock, etc..), tutte affumicate.
Schlenkern è una vecchia parola tedesca che indica una camminata non esattamente diritta, simile a quella di un ubriaco, alla quale si aggiunge il suffisso "-la" del dialetto della Franconia. Il tipico affumicato di questa birra viene ottenuto grazie all'affumicatura di malti con legno di faggio.
Torniamo alla nostra birra, basso grado alcolico, 5,1 % alc/vol, versata nel bicchiere si presenta di un bel colore mogano con riflessi rosso rubino; la schiuma, di colore beige chiaro, è fine e cremosa, di buona persistenza.
A naso ovviamente non possiamo non sentire l'affumicato, uno spettacolo, restando in Germania, l'impressione è quella di annusare una fetta di Schwarzwaldschincken (il prosciutto affumicato della Foresta Nera), che ho avuto il piacere di mangiare al locale di Knoblach, paesino fuori città di cui parlerò in un prossimo post, ricorda il nostro  Speck, o meglio ancora per chi come me è nato tra Lecco e Bergamo una bella fetta di pancetta affumicata o lardo.
In un secondo momento emergono sentori di tostato, cenere, fumo, i classici profumi da barbecue.
In bocca è più che piacevole, morbida, poca carbonazione con un corpo medio.
Pian piano l'affumicato tende a sparire, lasciando spazio al caramello, con un finale dove emergono note di caffè e cioccolato amaro (?), ma sul finire ecco ritornare l'affumicato.
Una birra ottima se bevuta in compagnia come si usa fare nel loro locale, da pasto o dopocena, una bella differenza tra berla in bottiglia e dalla botte.
Consiglio di servirla a una temperatura di 8-10 °

ABBINAMENTI: con il pesce , aringa affumicata , ma anche salmone , speck e scamorza e tutti i gusti decisi , se vi piace anche da meditazione con cacao magro oppure da sola perché di gusto ne ha da vendere

Formato 0,50 cl    5,1 % alc / vol    Pagata se non erro 1,80 euro allo spaccio del birrificio.

venerdì 11 dicembre 2015

Aecht Schlenkerla Eiche Doppelbock - Brauerei Heller

Eccomi tornato dal mio secondo viaggio a Bamberga e dintorni, seguirà sicuramente qualche recensione a un pò di birre che son riuscito a portarmi a casa oltre ai vari report di viaggio.
Abbiate pazienza, c'è da lavorarci sopra , ma vi lascio alla recensione di un'ottima birra.
Ecco una stagionale, adatta alle feste natalizie, da bere in una fredda giornata in compagnia e davanti, possibilmente, ad un bel camino acceso.
Nel centro della città vecchia di Bamberga, ai piedi dell'imponente Duomo, si trova la storica taverna della birreria Schlenkerla. Documentata per la prima volta nel 1405 e attualmente gestita dalla sesta generazione della famiglia Trum, rappresenta la vera fonte della specialità di Bamberga.
La birra affumicata Schlenkerla viene spillata qui, seguendo l'antica tradizione, direttamente da botti in legno di quercia.
Schlenkerla si identifica per tutti, con la Rauchbier Märzen che viene prodotta dal birrificio Heller di Bamberga tutto l’anno.La Aecht Schlenkerla Eiche Doppelbock, invece viene prodotta una sola volta all'anno e solitamente  è disponibile a metà dicembre nella taverna della centrale Dominikanerstraße di Bamberga.
E' la più difficile da trovare sugli scaffali dei nostri beer shop o rivenditori.
Come la Märzen, anche la Doppelbock viene prodotta con malti affumicati, Eiche in tedesco significa che per questa birra il legno utilizzato per l’affumicatura è di quercia, e non di faggio come per le altre Schlenkerla.
L’utilizzo della quercia, oltre a conferire alla birra ovviamente un differente profilo affumicato.
 Il luppolo utilizzato proviene dalla regione dell’Hallertau (dovrebbe essere Hallertauer Mittelfrüh) e la birra matura per alcuni mesi nelle cantine del birrificio Heller. 
Doppelbock natalizia, versata nel bicchiere si presenta bella limpida di un bel color ambrato carico, con riflessi ramati. schiuma color ocra, fine e cremosa, dalla discreta persistenza.
A naso l'affumicatura è nettamente dominante, aroma di pancetta affumicata, speck, legno, caramello.Decisamente più aromatizzata della Marzen.
In bocca note di caramello, qualche lieve tostatura, frutta secca, legno, miele, biscotto al burro ma soprattutto tanta carne affumicata.Se lasciamo scaldare la birra emergono sentori di ...dattero e mandorla.
Un'ottima birra da pasto dove gli 8 ° alc sono bene nascosti, corpo medio e carbonzione modesta, fanno si che questa birra sia pericolosamente facile da bere.
Concludo dicendo che è un'ottima birra difficile da trovare se non comprandola online allo shop del birrificio.
Servire a una temperatura di 8- 10°

ABBINAMENTI: salumi vari, ottima con pancetta speck e lardo.Salsicce essiccate tipiche del Ttirolo e della Germania, formaggi stagionati, carni rosse e selvaggina.

Formato 50 cl        8 % alc/vol                   Pagata?? Non ricordo quanto costasse allo shop schenkerla

mercoledì 2 dicembre 2015

Birrebevute365 ritorna in Franconia...e non solo!

Ci siamo quasi, manca poco, sabato mattina si parte destinazione Bamberga e dintorni.
Sarà un tour di soli 4 giorni , ricco , ricchissimo, oltre alle birre e al buon mangiare respirerò un pò di aria natalizia già alla fine degli anni Ottanta ricevette un ulteriore riconoscimento: Bamberga - la città del presepe.
Una delle più importanti delle 40 stazioni della Via del Presepe è quella che passa per il Museo Diocesano, sito nella cappella capitolare accanto al Duomo.
Ora vi lascio al programma di quanto farò insieme ai miei compagni di viaggio.
Troverete poi un riassunto su quanto fatto a marzo e in seguito a fine mese o a gennaio il report completo del mio tour in Franconia e non solo.
Tranquilli vedrò di tenervi aggiornati anche dalla Germania con qualche foto o piccolo stato.




Prima tappa birraria sarà a Frisng dove ha sede il birrificio storico della Weihenstephan , se riusciamo un altro birrificio, che quasi nessuno conosce , compreso il sottoscrtitto fino pochi giorni fa e poi verso Bamberga, dove spero di trovare almeno aperto lo spaccio della Weyermann, poi Mahr's Brau, dove ceneremo Greifenklau, oltre alle già citate Spezial e Schlenkerla.

La domenica andrò alla scoperta delle Zoigl, un vecchio stile di birra di cui vi parlerò, al confine con la Repubblica Ceca, 6-7 famiglie in diversi paesini , uno su tutti l'impronunciabile Windischeschenbach , dove c'e più di una famiglia che produce le Zoigl, non tutte hanno libertà di vendita ma c'e un calendario preciso dove poter controllare chi le ha.
La sera se abbiamo ancora le forze una sosta alla Brauerei Heckel è d'obbligo e per cena andiamo o alla Brauerei Hoh o alla Hummel.

Il lunedi giornata intensa, visita all'impianto di Andreas Gaenstaller e pranzo alla vicina Roppelt e poi via Lieberth, Rittmayer e Witzagall , tutte son vicinissime , per sera cena alla Schlenkerla.
Ultimo giorno sulla strada del ritorno sosta alla Andechs , noto birrificio e per sera una volta passato il confine italiano sosta a Bolzano alla Batzen Bräu.
Bene penso avrò da raccontare...



sabato 28 novembre 2015

3 Fontein Oude Gueze - Brouwerij 3 Fontein

Mi mancava , mancava sul mio blog, avevo voglia di una birra acida, solo, ultimamente le bevo solamente in compagnia, non riuscivo ad entrare in cantina e vedere quella bottiglia ... sussurrare... bevimi!!
Brouwerij 3 Fontein , che insime a De Struise hanno fatto da sfondo al mio blog, recente è la foto messa coem sfondo al blog, scattata a Berseel nel 2010.
Fà così il suo debutto, oggi con la 3 Fontein Oude Gueze, siamo a Berseel piccolo paesino  belga dalla lunga tradizione per le birre acide, oltre alla sopra citata , c'è un altro birrificio che grazie a  Dio non è scomparso, Oud Berseel.
Tutto inizia nel 1953 con Gaston Debelder, ora la tradizione è portata avanti da uno dei figli , Armand,


Assemblatori di lambic fino al 1998, dove venne installato un piccolo impiantino , così da iniziare a produrre e non solo ad assemblare.
Fino al 2012 c'era attivo un ristornate annesso al birrificio , ora chiuso, mentre nel 2013 è stato inaugurato il nuovo birrificio , più capiente e innovativo , che devo ancora passare a visitare.
Nel 2009 un brutto episodio rischiò davvero di far chiudere il birrificio... vi lascio alla lettura su questo link (  2009 ).
Veniamo alla bevuta, la birra si presenta di un bel colore arancio con riflessi più chiari, schiuma bianca cremosa ma non persistente.
Al naso emergono sentori quali mela e limone, fiori bianchi, per poi passare ai sentori classici di una gueze, polvere, terra, legno bagnato, formaggio.
Corpo medio, in bocca si sente l'acido lattico e l'acetico.Maltata si ma non in modo eccessivo, cedro, limone, uva e una sensazione di frutto esotico.
Secca, fresca e dissetante ottima in giornate primaverili, finale aspro e amarognolo e con nuovamente sentori quali il legno.
Birra complessa.Non abbiate fretta a berla, io l'ho avuta, forse comlice un'ultima bevuta di Kriek di 3 Fontein.
Il massimo sarebbe avere in cantina diverse annate.Ottima birra,
Consiglio di servirla a 8 - 10°.

ABBINAMENTI: ottima come aperitivo, con qualsiasi piatto di pesce, in particolare pesce azzurro e crostacei, e anche con formaggi non troppo stagionati, in generale.

Formato 37,5 cl    6 %  alc/vol    Pagata 6,50 euro.

Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.

mercoledì 25 novembre 2015

O.G. 1048 Pedrhum Cuvee 2013 - Birrificio Del Carrobiolo Fermentum

Oggi o meglio l'altra sera con un caro amico Daniele, che in quanto a esperienza in campo birrario ne ha eccome, ci siam concessi giusto 2 birrette , anzi tre, dalla Oude Kriek 3 Fontein, alla Pink Salt del Birrificio Opera, una Gose prodotta con sale rosa dell'Himalaya, bacche di Goji e infine alla O.G. 1048 Pedrhum Cuvee 2013 del Birrificio Del Carrobiolo.
Non male direi, sarà quest'ultima che insieme a Daniele abbiamo deciso di recensire.Per prima cosa ringrazio Pietro Fontana per avermi , ormai 2 anni fa ,  gentilmente procurato più di una birra dalla SUA cantina, La Spada nella Botte 2013 , Pedro Fontenez  e Una Botte e Via 2013, che birre ragazzi!!
Ci siamo era da mesi che volevo aprire questa birrozza, così amo chiamare quelle birre che ancor prima di berle di regalano qualcosa di cui non te ne dimenticherai facilmente.
Una birra che ormai è quasi impossibile trovare, prodotta in quantità minime se non erro una one shot, peccato oserei dire caro Pietro.
L'etichetta semplice ma elegante sembra raffigurare un colone, che in modo non molto amichevole cura , la sua botte di rhum pregiato, con tanto di spada in mano all'ombra di una palma, al riparo dal sole cuocente della Martinica.
La base della O.G. 1048 Pedrhum Cuvee 2013, è la  Brown Ale OG 1048affinata 3 mesi in botte di Rhum Agricole della Maison Clement (Martinica), tenore alcolico di 4,9 gradi alcolici, nel bicchiere si presenta di un bel color tonaca di frate , leggermente velata, schiuma color avorio inizialmente presente che però svanisce quasi subito.
Al naso subito percepiamo il rhum, poi la carruba, vaniglia, frutta sotto spirito , frutta rossa, zucchero di canna , si sente l'alcool che stranamente sembra lasciar intuire che la birra che andremo a bere ha circa 7 gradi.
Profumo di legno ( per me il legno è profumo, magia, vita , storia ) bagnato, umido, totale assenza di luppolo.
In bocca arriva maltata, caramello e biscotto che a anso non sentivamo, di nuovo vanglia e rhum, si sente l'alcool , la birra ne ha 5 di gradi , noi ne percepiamo 6- 6,5 , ciliege sotto spirito, quindi siam più precisi rispetto al naso, note di tostato, frutta secca.
Corpo esile e carbonazione bassa.Finisce leggermente amara e astringente.
Conclusione, un'ottima birra , dove il passaggio in botte di rhum per 3 mesi si sente eccome, lasciarla in cantina per 2 annetti le ha fatto bene.
Mi auguro che qualcuno che legga possa berla, sperando che in futuro Pietro ci regali nuovamente birre così.
Un grazie a Daniele per aver condiviso con me la bevuta oltre che la descrizione della birra.
Consiglio di servirla a 14 - 16 °.

                       A volte il vincitore è semplicemente chi non ha mai mollato.Jim Morrison
    


ABBINAMENTI: carni bianche con salsa, coniglio al forno e con la birra, stufati di carne  , ottima anche con dolci con frutta secca e perchè no ce la vedo bene anche con un sigaro.

Formato 37,5     4,9 %  alc/vol     lotto 1310     Pagata credo 8,50 ... credo.

Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.

sabato 21 novembre 2015

Dipa Perfect Cicle - CR / Ak Brewery

Il mio secondo appuntamento (  link ) con il birrificio CR / AK di Campodarsego , Padova, la prima era la White Rabbit una Blanche, oggi o meglio qualche giorno fa una nuova birra che ho scoperto durante una lezione al corso Beer Lover  di Good Beer Society.
La Perfect Circle, una Double Ipa pazzesca, con i luppoli Tomahawk , ossia la variante commerciale del Columbus, noto come luppolo da amaro, neozelandese, Apollo americano  e Chinook più un ingrediente ai più nuovo e insolito, lo Sciroppo di Agave.
Lo sciroppo di Agaveutilizzato fin dall’epoca azteca, è uno sciroppo dolce che viene estratto da una pianta grassa tipica del Messico, l’Agave Tequiliana Weber. Ad essere messo in discussione è il metodo industriale con il quale oggi viene prodotto e l’eccessiva quantità di fruttosio concentrato presente all’interno di questo sciroppo.
Le calorie di questo sciroppo sono uguali a quelle dello zucchero , dato che sono 16 per ogni cucchiaino, praticamente le stesse.
Gradazione di 7,5 gradi alcolici, si presenta di color ambrato chiaro leggermente velato.
Schiuma bianca, persistente , più lasciamo riposare la birra più più essa svanisce.
Al naso è paurosa, come me la ricordavo , frutta tropicale e sentori resinosi, aroma fresco, ananas, pompelmo, cedro, pesca.
Frutta candita e leggere note di malto, caramello.In bocca è morbida, note balsamiche in tutta la bevuta una piccollisima nota pepata.
Ben biscottata rispetto a quanto percepito al naso, pane bianco, e caramello fruttata come già detto, sembra di essere dal miglior fruttivendolo di fiducia, con frutti esotici e agrumi freschi, spettacolo!!
Luppolo, luppolo e ancora luppolo dal finale decisamente amaro ma non esagerato, retrogusto resinoso e un filo aspro.
Al corso l'ho finita prima di poterla capire e descrivere, ora me la son gustata a pieno.
Ottima!!Fresca e beverina.

Formato 33 cl     7,5 % alc/ vol      Pagata 4,50 beershop italia

ABBIANMENTI: antipasti di verdure, affettati e salumi, pasta con carne, pasta con verdure, risotto con pesce, risotto alle verdure, secondi di carni bianche, secondi di carne rossa.

Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.

giovedì 19 novembre 2015

Etichette birrarie e curisosità.

E poi ti ritrovi al telefono con un amico che ti dice : cavolo bell'idea quella di aprire un blog non avevo capito fossi tu ( presa per c.... ) e dedicarci del tempo, un sacco di contatti , bello poi vedo che inserisci eventi e ci tieni aggiornati.Maaa la tua collezione di bottiglie???Perchè non fai un articolo su come hai iniziato visto che è tutta colpa mia se dedichi più tempo alla birra che al resto...quasi?? E quel quaderno pieno di etichette che scollavi che fine ha fatto???
Etichette - collezione ... già bell'idea !!Perchè non ritornare al passato e qualche volta parlare delle etichette delle nostre amate birre, quello che il birraio vuole trasmetterci ancor prima di bere la birra, ci sono etichette scialbe esempio De Molen che però hanno un loro perchè , alla quale mi son ispirato per le mie etichette da homebrewer, oppure mi vengono in mente le etichette della Buskers ... capolavori assoluti,,,forse un giorno ritornerò a parlare di etichette, cercando e spiegandone il significato!!




martedì 17 novembre 2015

Black Albert IV Coffe Club - Brouwerij De Struise

Ci risiamo, ci sono cascato un'altra volta, Carlo e Urbain con le loro birre sono i colpevoli, non vedo l'ora di risalire ormai manco da un'anno e mezzo, in quel posto magico, ritornare sui banchi di scuola ( il birrificio ricordo si trova in una vecchia scuola) con l'unica differenza che studi non sui libri ma con un bicchierino in mano ad ascoltare i loro racconti su quello che producono.
Avevo già parlato di una Black Albertlink ) , che è la base della birra che vado a bere oggi, della belga De Struise Brouwerij, una lunga serie di birre , 12 se non sbaglio il progetto avanzato , partendo sempre dalla stessa base.
Il nome della birra di oggi è Black Damnation IV Coffe Club, birra da 13 °, gradazioni alcoliche estreme, a volte anche " mischiate " con birre di altri produttori e invecchiate per mesi in botte.
Questa è invecchiata per 6 mesi in botti di rum, dove probabilmente sono state aggiunte fave di caffè FORSE.
Molto bella l'etichetta col teschio e insieme al color nero impenetrabile della birra, fà un pò paura, schiuma color marrone scuro, cremosa e molto persistente.
Al naso si nota il rum, profumo di legno che un ex falegname come me nota al volo, vaniglia e penso mandorla.
In bocca è intensa, avvolgente e calda, ricordo un'ultima birra degli svedesi di Omni Pollo, una birra masticabile , si forse è il termine adatto.
Caffettosa come dal nome, tostata, cacao e rum, uvetta e prugna e poi sentori di frutta secca e tabacco, leggerissima nota fumè.
Dolce, con l'amaro che spunta solo nel finale insieme a quella nota acidula che rende meno pesante la bevuta.
Birra da bere a piccoli sorsi, da poltrona e da compagnia, retrogusto di caffè e rum.
L'alcool si sente eccome con i suoi 13 °, una buona variazione della Black Albert, difficile da reperire se non in beershop attrezzati, ora la si trova anche nel formato da 75 cl, fate attenzione.
Consiglio di servirla a 10 - 12°
Foto se non erro scattata a Gand in un locale, la bottiglia da 75 ha una veste grafica ancora più aggressiva.

ABBINAMENTI: una birra da meditazione, si accompagna con dolci al cioccolato, pasticceria secca e con alcuni formaggi erborinati.

Formato 33 cl      13 % alc/vol      Pagata 6,90 beershop italia.


Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.


venerdì 13 novembre 2015

Perchè la birra è un viaggio!!!

Un post insolito, o meno, non parlo di acqua , minerale o frizzante, tranquilli non sono diventato ancora matto, ma nemmeno di singole birre o eventi e viaggi.
Un mezzo resoconto diciamo, di strada da gennaio il blog direi che ne ha fatta e questo grazie anche a tutti quelli che mi seguono, di strada, già , come quella per Bamberga dove tornerò tra meno di un mese o Dublino, oltre ai festival come l'Arrogant a Reggio Emilia o il Porck beer Festival a Montegioco e di altri più o meno vicini, l'ultimo il Tatoo Weekend a Chiuduno ,non certo di minore importanza.
Franconia, un amore nato a marzo, certo, le birre franconi le bevevo già prima, ma è bastata meno di mezza giornata a Bamberga per innamorarmi di questa zona , con paesi che sembrano usciti da una fiaba di fine ' 500, per non parlare del verde che circonda questi villaggi , oltre alla tranquillità che regna sovrana.
E la birra??La birra è ovunque , quasi ogni paesino ha o aveva il suo birrificio, che dire ... per quest'anno l'ho sostituita al caro Belgio.
Come detto ci tornerò a inizio Dicembre , quindi fra 2 settimane farò un breve riassunto di quello che andrò a vedere o meglio bere e ovviamente al mio ritorno seguiranno diversi post sul racconto del mio beer tour.
In mezzo anche qualche piccola tappa birraria strada facendo durante le mie vacanze estive tra Spagna e Portogallo, quasi per caso, il che è stato ancora più interessante.
Arrivati ormai a metà Novembre, qualcosa di assurdo e strano c'e, l'ultima mia apparizione in terra belga risale ormai a Dicembre, ero convinto di tornarci a breve ...invece...
Con l'anno che verrà cercherò di girare di più per i birrifici del nord Italia e della vicina ( per me ) Svizzera, anche grazie ai tanti inviti ricevuti, l'ultimo visitato il Birrificio Hammer, nella vicina provincia di Bergamo.
Credevo di ritagliarmi più tempo libero , ma gli impegni sono sempre tanti per tutti, ma il tempo per una buona birra non mancherà mai.

Perchè la birra è viaggiare, non è solo bere!!
Salute.

lunedì 9 novembre 2015

New Age - Birrificio Lariano

Torna una birra o meglio un birrificio che conosco bene, quello degli amici Fulvio ed Emanuele del Birrificio Lariano, che ha da poco cambiato location, nuovo impianto 6 volte superiore a quello vecchio ( se non sbaglio ), con una gran bell'inaugurazione a cui hi avuto il piacere di partecipare.
Un' ottima festa , oltre alle birre, pizza e porchetta per tutti oltre ad un finale a... sorpresa con un ottima torta per festeggiare il nuovo birrificio.
Un laboratorio di degustazione un pò insolito, tenuto da Emanuele e Marco Giannasso, docente di Good Beer Society, insolito perché le birre in questione erano quasi tutte realizzate da... homebrewer, si , birre fatte in modo casalingo da Emanuele, in quantità minime, delle prove insomma di birre alla frutta, quasi tutte.
Una ai lamponi frullati, una alle ciliegie più bretta, un'ottima birra alle more di gelso, tutte partendo dalla stessa base di malto, con eccezion fatta per 2 birre una sorta di barley wine, liquorosa , sembrava uno dei miglior passiti mai bevuti, assolutamente da riproporre in bottiglia ( spero Emanuele legga la mia richiesta ) e l'ultima di cui non ricordo lo stile fatta sull'impianto vecchio, forse come ultima cotta, il tutto gentilmente offerto dal Birrificio Lariano.
Ora veniamo alla birra bevuta ieri sera, la New Age, un'American Golden Ale, dove sò per certo c'è l'impiego del luppolo Citra.
Birra diciamo estiva, leggera , 4,2 % alc / vol , color oro pallido, velata , con schiuma bianca cremosa e persistente.
Al naso è agrumata, mandarino e arancia, spiccano poi sentori di ananas e frutta gialla.
In bocca è pulita e fresca, maltata ma non troppo, crackers, pane bianco e una più dolce nota mielosa, di nuovo frutta agrumata.Chiude più amara , note erbacee e  resinose.
Il formato da 33 cl a mio avviso le stà stretto, perché finisce in fretta in poche sorsate, dissetante e leggera, si lascia bere bene. Buona!
Consiglio di servirla a 8 - 10°.

ABBINAMENTIPiatti strutturati, antipasti di salumi crudi o cotti. Primi piatti di riso o pasta e altri cereali anche con condimenti importanti. Zuppe di pesce, arrosti di manzo, piatti in umido, selvaggina di pelo o di piuma. Formaggi a pasta cotta, erborinati, a crosta fi orita, maturi. Pasticceria secca e non, anche con contenuto di grassi.

Formato 33 cl    4,2 % alc/ vol          Pagata 3,50 allo spaccio.

mercoledì 4 novembre 2015

Emelisse Rauchbier - Brouwerij Emelisse

Spazio ancora all'Olanda, dopo De Molen, ecco un altro birrificio che fa il suo debutto sul mio blog, la Brouwerij Emelisse, birrificio che ho avuto modo di conoscere qualche anno fà dall'amico Claudio della Locanda Del Monaco Felice di Suisio.
La Brouwerij Emelisse, si trova a Kamperland , nel sud-ovest dei Paesi Bassi. E’ una zona composta da diverse ex-isole (da cui il nome Zeeland , ossia terra di mare).C'ero vicino a dicembre, non essendo molto distante da Essen, in Belgio ma sul confine con i Paesi Bassi, dove si tiene il Kerst Bierfestival, peccato, sarà per la prossima visita.
Attiva dal 1998, dove il birraio è Kees Bubberman, homebrewer di vecchia data , veniamo ora alla birra.
Sono prossimo a partire alla volta di Bamberga, patria delle Rauchbier, quindi restando in tema ho trovato questa birra , la Emelisse Rauchbier, 5 malti differenti, tra cui quello affumicato su legno di faggio.
Una Rauchbier quindi di 6,5 ° alcolici, nel bicchiere si presenta di color marrone tonaca di frate con riflessi rossastri, opaca.
Schiuma color nocciola, abbastanza persistente e che resta attaccata al bicchiere.
Al naso ovviamente percepiamo i sentori di affumicato, delicato però a differenza di altre Rauch, a cui si aggiungono profumi di malto, pane e caramello, e del cioccolato.
Sentori di sottoscala, cantina, umido, legno bagnato, frutta sotto spirito.
In bocca è leggera e beverina, allo stesso tempo fresca, i 6,5 ° sono ben nascosti, si sentono anche in bocca le note maltate, pane nero, come nelle classiche colazioni del nord europa o nelle zone di montagna, tostato, caramello , miele di castagno credo, passando poi alle note affumicate, speck, cenere, legno bruciato, frutta secca e frutta sotto spirito.
Retrogusto liquoroso, carbonazione e corpo medi, ne fanno una birra dalla leggera seppur evidente nota affumicata, adatta a chi si vuol avvicinare a queste fantastiche birre tipiche della Franconia.Buona.
Consiglio di servirla a 8 - 10°.

ABBINAMENTI: antipasti di affettati affumicati, appena accompagnata con la bresaola della Valtellina, e salame, ottima anche con crauti e formaggi a pasta molle non troppo saporiti, con pesce affumicato.Qualcuno mi sta consigliando di accompagnarla a un buon sigaro, l' affumicato e il leggero pepato ben si dovrebbero accompagnare al tabacco.

Formato 33 cl     6,5 % alc/vol     Pagata 4,50 euro beershop italia


venerdì 30 ottobre 2015

Licht & Lustig - Brouwerj De Molen

Ancora Olanda, ancora De Molen, questa volta con una birra tra le prime prodotte nel mulino di Bodegraven.
La Licht & Lustig, ovvero la vecchia Amerikaans, 4,5 % alc/vol, , una Apa, molto vicina però alle bitter inglesi, con una buona dose di luppolo amarillo e columbus.
Si presenta di color ambrato , velato, bel cappello di schiuma, imponente, molto persistente, cremosa di color ocra.
Al naso spicca il luppolo usato anche in dry hopping dove si sente eccome, elegante e abbastanza intenso.
Note fruttate, dall'agrumato ai frutti tropicali, poco maltata, leggera crosta di pane, cereali e frumento, con una più dolce nota mielata,  ovviamente i luppoli han fatto il loro lavoro, emergono note resinose.
In bocca invece è più evidente la nota maltata, amara ma meno rispetto ad altre Apa, note aspre e agrumate, buona intensità e persistenza.
una leggerissima nota speziata, pepe, bassa carbonazione e corpo medio, prevale la frutta come detto , lime, cedro e pompelmo e in modo più leggero i sentori di melone e ananas.
Se lasciamo riposare la birra e far scendere la schiuma prevale il pompelmo che domina la scena.
Finale secco e nuovamente amaro.
Birra che a me è piaciuta come quasi tutte le birre targate De Molen che ho avuto modo di provare, leggera , amara e rinfrescante.
Consiglio di servirla a 8 °.

ABBINAMENTI: Risotto Saporito, Risotto Amarognolo, Carni rosse, Barbeque, Carni fritte, Insalata con aceto, Indiano, Tailandese, Messicano.

Formato  33 cl     4,5 % alc/vol     pagata 3,90 beershop italia

domenica 25 ottobre 2015

CastagnAle - Birra Del Borgo

Passare dalla zucca alla birra alle castagne, semplice, come detto in America nel mese di Ottobre le Pumpkin ale ( birre all zucca ) , sono molto famose, da noi invece le meglio note birre alla castagna.
Da un grande birrificio come il Baladin ad un altro mostro della birra italiana, Birra Del Borgo, parlo della CastagnAle , dove appunto c'è l'impiego delle castagne.
La castagna ora un pò meno ma una volta era un importantissimo alimento nella cucina povera contadina, dove veniva usata e lavorata in diversi modi.
Probabilmente è proprio in Italia che si è diffusa maggiormente la birra alle castagne. non ricordo birre estere degne di nota dove c'e e si sente la castagna.QUI VI CHIEDO UN AIUTO SE NE CONOSCETE ...
Come per la zucca , sono diversi i modi in cui si usa la castagna in birrificazione, si può macinare e usarla come fosse un cereale, usate intere ovviamente sbucciate, bollite o come caldarroste che donano alla birra un sentore leggermente affumicato.
Leggera , 4,2 % alc/vol, prodotta con castagne essiccate al fumo di legno di castagno, color bruno scuro, o meglio tonaca di frate, con qualche riflesso rossastro.
Un bel cappello di schiuma color avorio, fine e tutto sommato persistente.
Al naso la castagna , per chi la conosce bene, si sente con quel leggero sentore affumicato che dicevo prima, prevalgono note maltate e mielate, dolci, miele di castagno.
Note fruttate, frutta gialla come l'albicocca, ma anche una leggera nota agrumata.
Appena scende un pò la schiuma, emergono sentori di speziato.
In bocca appaga, buon equilibrio tra dolce e maltato, caramello , pane e biscotto, il dolce del miele di castagno e nuovamente le note affumicate.
Arriva il fruttato , pera e frutta gialla, sul finale leggere note agrumate come a naso.
Buona carbonazione , leggera e ricca, corpo medio, retrogusto affumicato e di frutta secca, castagne quindi.
Una buona birra nel suo genere , dove la castagna, in questo caso essiccata si sente con le sue note affumicate, ve la consiglio!!
Consiglio di servirla a 8 - 10°.

ABBINAMENTI: con antipasti di verdure, pesce affumicato, affettati e salumi, pasta con verdure, risotto alle verdure, secondi di carni bianche, formaggi freschi, formaggi semi stagionati, pasticceria secca.

Formato 75 cl      4,2 % alc/ vol       Pagata 9,90 euro beershop italia

giovedì 22 ottobre 2015

Zucca - Birrificio Baladin

Avevo lasciato intendere che la birra alla zucca che sarei andato a bere era la Zucca Baladin, anche se avrei dovuto parlarvi di qualche Pumpkin Ale americana, ecco che ritorna sul mio blog una birra di Teo Musso.
C'è un collegamento tra la Birra Baladin e la Zucca appunto, questo ortaggio è infatti molto noto nel piccolo paese di Piozzo, tanto è vero che ogni anno a inizio ottobre si tiene un vero e proprio festival con diverse qualità di zucca oltre a tanti altri cibi preparati con la stessa, dai tortellini ai gnocchi per non pensare ai dolci.
Poca fantasia nel nome, ricetta classica di una PumpkinAle americana, quindi speziata, dove Teo aggiunge un ingrediente a lui non nuovo, la Mirra.
Versata nel bicchiere la Zucca Baladin con 7 ° alcolici, si presenta di color ambrato con riflessi arancio, schiuma abbondante, biancastra e non persistente.
Al naso emergono note speziate, cannella e cardamomo, sentori resinosi che però non son dati dai luppoli, ma dall'uso della mirra.
In bocca arriva morbida, fruttata e maltata, pane bianco, biscotto, speziata come già detto sopra, equilibrata con la luppolatura che è quasi assente.
La birra si lascia bere bene, non a grandi sorsate, elegante e dal finale secco.
Consiglio di servirla a 8- 10 °, ora vediamo gli abbinamenti.

( mi scuso per non aver fotografato il bicchiere )

ABBINAMENTI:  con i dolci secchi o torte dove la cannella gioca una parte importante , con formaggi delicati oppure con primi piatti leggeri. E, naturalmente, con tortelli e gnocchetti di zucca.ottima con i dolci natalizi.

Formato 75 cl     7,0 %  alc/vol        pagata 9,90 euro beershop italia

martedì 20 ottobre 2015

Birre alla zucca o meglio Pumpkin Ale.

Ormai ci siamo è quasi fine Ottobre e in tanti paesi , negli ultimi anni anche da noi in Italia, il 31 Ottobre si festeggia Halloween una festività anglosassone,Tipica della festa è la simbologia legata al mondo della morte e dell’occulto, così come l'emblema della zucca intagliata, derivato dal personaggio di Jack-o'-lantern.  ( date un occhio al link per la storia ).
Quindi perchè non parlare delle famose birre alla zucca?Noi per il mese corrente possiamo vantare le birre alle castagne, mentre soprattutto in Amerca la birra alla zucca è ormai un vero e proprio stile, le Pumpkin Beer, ovvero birre alla zucca.
A Ottobre le zucche sono belle mature e pronte per essere usate e lavorate, tutti noi siamo abituati a vedere le classiche zucche svuotate e decorate con all'interno un lumino, una candela, magari nei cortili o sui davanzali delle finestre delle abitazioni, ma nella birra??
Questo stile ha rischiato di scomparire, ora invece è un vero culto negli Usa.
Sono diversi i metodi di impiego della zucca nel fare la birra, aggiunta fresca nel mosto, fatta a fette , frullata quindi una purea o addirittura tostata in forno chi lascia macerare la zucca in alcool e poi l'aggiunge prima dell'imbottigliamento.
Si ottiene così una birra dove dominano i sentori di zucca , una birra dal color ambrato - ramato , grazie anche all'uso dei malti ovviamente, magari come per le birre natalizie , con l' aggiunta di spezie, noce moscata, pepe, cannella, chiodi di garofano, zenzero e altre spezie meno conosciute.
Solitamente la base è una birra leggera, poco amara ,vellutate e molto rotonde,  con decise note maltate , biscottate.
In Italia ci sono buone interpretazioni di birre alla zucca,  ma credo che il massimo esempio arrivi proprio dall'america , qualche nome ad esempio, la Saranac Pumpkyn Ale, la Shipyard Pumpkinhead o la PostRoad Pumpkin Ale delle Brooklyn.
Ora come vi ho accenato sulla mia pagina facebook, ho appena acquistato una bottiglia di birra alla zucca targata Baladin.
Restate collegati.

sabato 17 ottobre 2015

Liefmans Goudenband - Liefmans


Le Fiandre . penso di averlo già  fatto intendere, sono un pò la mia seconda casa , un'amore nato alla mia primissima visita, un posto dove potevo trasferirmi anni fa, una terra dove andrei volentieri a vivere e lavorare, unico neo, l'assenza delle mie amate montagne.
Il Belgio , si sà è la terra di grandi birre , ma le Fiandre offrono qualcosa in più.
Una birra d'eccezione e dalla lunga storia, un birrificio quello della Liefmans, risalente addirittura al 1679, con sede ad Oudenaarde, paese di circa 30.000 , famoso anche per essere dal 1973, sede di arrivo della prestigiosa corsa ciclistica su strada del Giro Delle Fiandre.
La birra di oggi è la Goudenband, con gradazione alcolica di 8 %, birra particolare e complessa, aroma agro-dolce tipico delle Oude Bruine, uno stile non facile da bere per chi si è appena avvicinando al mondo della birra.
Color ambrato scuro, con schiuma biancastra cremosa e persistente, Al naso spiccano note fruttate e legnose, ma anche dei sentori di affumicato, leggeri.
In bocca è impressionante, al primo sorso è vinosa, liquorosa e il mio primissimo pensiero va al vino Porto, gusto come per l'aroma agrodolce, caramellato grazie anche all'uso dei malti scuri, uvetta, frutta sotto spirito, frutta secca, con una leggera nota acida sul finale.
Una birra dallo stile unico e particolare e ancora vive in questa zona del Belgio.
Birra difficile da abbinare, da bere sola per gustarla a pieno.

Consiglio di berla sui 10- 12 °.

POSSIBILI ABBINAMENTI: come detto difficile da abbinare , forse accompagnata ad un buon formaggio dal profumo e dal gusto deciso può esprimersi al meglio.

Formato 37,5 cl      8 % alc/vol      Pagata      4,60 euro beershop Italia