lunedì 1 giugno 2015

Arrogant Sour Festival 2015 - Reggio Emilia

Eccoci di ritorno da un festival fantastico, non ci sono altri aggettivi per descriverlo, l' Arrogant Sour Festival 2015, ottima location, ottima organizzazione...non aggiungo altro se no dovrei continuare per altre 10 righe.
Un festival di sole birre acide, un amore nato quasi per caso nel 2010, devo ringraziare i miei primi 2 compagni di viaggio in Belgio, Ales e Livio, è solo grazie a loro se ho scoperto questo mondo acido.
Ho passato la giornata al festival sabato 30 maggio, come detto location stupenda all'interno del Chiostro Della Ghiara risalente al 1600, nel centro di Reggio Emila, 40 m di bancone , pazzesco, 70 spine con più di 140 birre a rotazione, una zona chiamata la " bottaia " con diverse botticelle e botti contenenti, forse, le migliori birre del festival.
Dopo quasi 4 ore di viaggio, da Lecco, arriviamo e il primo che trovo e saluto è il Guru Lorenzo Dabove ...per tutti Kuaska oltre all'amico Claudio della Locanda di Suisio...iniziamo da chi se non da un'amico???
La prima birra bevuta è la Oersoep Brettalicious, 5 % , rifermentata con brettanomyces , consigliatami l'ho trovata ottima, grande Claudio per le tue scoperte olandesi, sentori di frutta tropicale, mango e ananas su tutti...va ribevuta.
Barrica 5 % dello spagnolo Ales Aguillon, non male da come mi era stata consigliata mi aspettavo di più, la Beavertown Brewery con la The Gose Strikes Back, 4,8% con aggiunta di more, un birrificio che ancora bene non conosco ma che sicuramente andrò a cercare, il dolce lasciato dai frutti di bosco e il giusto equilibrio del salto la rendono un'ottima birra da aperitivo.
Prima birra italiana la Marsillia Gose del Birrificio Amiata, una buona interpretazione dello stile, 4,5 % , dissetante e beverina, passo alla Gose di Bayerischer Bahnhof, con aggiunta di batterici lattici, non male lattica ovviamente salata , preferisco ancora la Marsillia, faccio poi un salto alle spine di Struise, una birra che ho visto nascere e crescere, per me resta una signora birra ottima, la Weltmerz 2011 una sour ale da 3 %, pranzo o meglio ceno , d'altronde non è di sola birra che viviamo.
Continuo il mio pellegrinaggio tra botti e spine e vengo invitato dall'amico Michele , publican del The Dome a provare la regina del festival, in botte, la Xyauyù Kentucky di Baladin, con infusione a freddo di tabacco kentucky, 14 %, una fila di persone per provarla, indescrivibile, non fumo sigari ma mi sarei perso in poltrona a gustarmela, ne è valsa la pena amici, continuo ricercando , purtroppo con esito negativo le birre di Cantillon, già venerdi sera era quasi tutto finito oltre a Montegioco e Hof Ten Dormaal, ma vengo chiamato alla bottaia dove gentilmente mi viene offerta un'altra birrozza , la Oud Bruin del Belga Brouwers Verzet, 6 % maturata in botti di rovere, aspra ma allo stesso tempo dissetante, aroma da vendere, miele, fieno, marasca e una acidità molto euilibrata.Grandi i ragazzi della Verzet.
Premetto che tutte le birre assaggiate sono il frutto di scambio tra gli altri amici, se no sarei uscito a 4 zampre, passo alla Bfm , desideroso di provare la Saison 225, che purtroppo non è ancora attaccata e quindi provo l'amata Abbaye De Saint Bon Chien 2013, che ho recensito poche settimane fa, paurosa ed eccomi finalemte alle spine di Birra del Ducato con la Chrysopolis 2013 e la Oude Brunello quest'ultima però in botte di Brunello Di Montalcino che non mi ha fatto impazzire , la prima invece un'ottima, maturata 3 anni in botte con batteri lattici e bretta, il risultato è ottimo, bel colore pulita acida ma non troppo.
Ovviamente non poteva mancare l'omaggio del Birrificio Italiano con un bicchiere della Scires 7,5 % , un blend con l'aggiunta di duroni di Vignola, in formissima bella bevuta, ciliegie sotto spirito, prugna, un leggero agrumato col finale vinoso.Diversi i premi vinti da questa birra.
Un'altra birra di un birrificio che tanti disprezzano, ma io amo è la Undressed Foederbier di Alvinne maturata in botti di Bordeaux , 7 % , frutti di bosco e ciliegie anche qui, consigliata, la sete, si dopo un pò di birre acide...si ha voglia di birre...acide, colpa della bella ragazza al banco spina, provo su invito suo la discreta Sweet Insanity di Toccalmatto, 7 %, collaboration brew con gli svedesi di Dugge Ale & Porter Bryggeri, con aggiunta di albicocche e batteri lattici, buona ma stancante sul finire ma molto rinfrescante.
Veniamo ora alle ultime grandi birre del mio festival, il lambic di Oud Beersel , affinato per un anno in botte che a mio avviso non ha nemmeno bisogno di una piccola descrizione...così come l'Oude Lambik di De Trouch sempre 5 % ,quest'ultima affinata per un anno e mezzo in botte, ma ho previto quello di Beersel.
L' ultima birra della giornata , dovevo gustarmela a pieno con una bella chiaccherata e tante tante informazioni e curiosità col mastro Paolo Erne, che ancora di persona non avevo conosciuto, prima mi viene offerta una sua Oud Bruin, da far invidia a quelle del festival e poi con un bicchiere di La Rinnegata, fatta assieme al Birrificio Antica Contea di Gorizia , 6,5 % un mix pazzesco di aromi, profumi e sentori, quasi magia, una porter e una kriek assieme, lasciata maturare in botti di rovere prima e ciliegio poi.
Dirti grazie Paolo è poco, purtroppo di alcune birre ho preso nota poi, mi son perso in un mondo di birre e vecchi amici, e ho sottovalutato un pò alcune birre che volevo recensire.Purtoppo le birre da provare erano diverse, qualche birrificio purtroppo l'ho dimenticato e in un giorno non si poteva fare di più, aspettiamo il 2016.
A conclusione di un festival con birre e persone fantastiche, la cosa bella dei festival e ritrovare persone che hai visto tempo fa chissà dove, che si ricordano di te, con cui passi giornate a parlare di buona birra , ognuno sempre con qualcosa da insegnare all'altro, questo è il nostro mondo, la nostra vita, il piacere del bere e capire cosa si sta bevendo!!Al prossimo festival!!

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