venerdì 30 ottobre 2015

Licht & Lustig - Brouwerj De Molen

Ancora Olanda, ancora De Molen, questa volta con una birra tra le prime prodotte nel mulino di Bodegraven.
La Licht & Lustig, ovvero la vecchia Amerikaans, 4,5 % alc/vol, , una Apa, molto vicina però alle bitter inglesi, con una buona dose di luppolo amarillo e columbus.
Si presenta di color ambrato , velato, bel cappello di schiuma, imponente, molto persistente, cremosa di color ocra.
Al naso spicca il luppolo usato anche in dry hopping dove si sente eccome, elegante e abbastanza intenso.
Note fruttate, dall'agrumato ai frutti tropicali, poco maltata, leggera crosta di pane, cereali e frumento, con una più dolce nota mielata,  ovviamente i luppoli han fatto il loro lavoro, emergono note resinose.
In bocca invece è più evidente la nota maltata, amara ma meno rispetto ad altre Apa, note aspre e agrumate, buona intensità e persistenza.
una leggerissima nota speziata, pepe, bassa carbonazione e corpo medio, prevale la frutta come detto , lime, cedro e pompelmo e in modo più leggero i sentori di melone e ananas.
Se lasciamo riposare la birra e far scendere la schiuma prevale il pompelmo che domina la scena.
Finale secco e nuovamente amaro.
Birra che a me è piaciuta come quasi tutte le birre targate De Molen che ho avuto modo di provare, leggera , amara e rinfrescante.
Consiglio di servirla a 8 °.

ABBINAMENTI: Risotto Saporito, Risotto Amarognolo, Carni rosse, Barbeque, Carni fritte, Insalata con aceto, Indiano, Tailandese, Messicano.

Formato  33 cl     4,5 % alc/vol     pagata 3,90 beershop italia

domenica 25 ottobre 2015

CastagnAle - Birra Del Borgo

Passare dalla zucca alla birra alle castagne, semplice, come detto in America nel mese di Ottobre le Pumpkin ale ( birre all zucca ) , sono molto famose, da noi invece le meglio note birre alla castagna.
Da un grande birrificio come il Baladin ad un altro mostro della birra italiana, Birra Del Borgo, parlo della CastagnAle , dove appunto c'è l'impiego delle castagne.
La castagna ora un pò meno ma una volta era un importantissimo alimento nella cucina povera contadina, dove veniva usata e lavorata in diversi modi.
Probabilmente è proprio in Italia che si è diffusa maggiormente la birra alle castagne. non ricordo birre estere degne di nota dove c'e e si sente la castagna.QUI VI CHIEDO UN AIUTO SE NE CONOSCETE ...
Come per la zucca , sono diversi i modi in cui si usa la castagna in birrificazione, si può macinare e usarla come fosse un cereale, usate intere ovviamente sbucciate, bollite o come caldarroste che donano alla birra un sentore leggermente affumicato.
Leggera , 4,2 % alc/vol, prodotta con castagne essiccate al fumo di legno di castagno, color bruno scuro, o meglio tonaca di frate, con qualche riflesso rossastro.
Un bel cappello di schiuma color avorio, fine e tutto sommato persistente.
Al naso la castagna , per chi la conosce bene, si sente con quel leggero sentore affumicato che dicevo prima, prevalgono note maltate e mielate, dolci, miele di castagno.
Note fruttate, frutta gialla come l'albicocca, ma anche una leggera nota agrumata.
Appena scende un pò la schiuma, emergono sentori di speziato.
In bocca appaga, buon equilibrio tra dolce e maltato, caramello , pane e biscotto, il dolce del miele di castagno e nuovamente le note affumicate.
Arriva il fruttato , pera e frutta gialla, sul finale leggere note agrumate come a naso.
Buona carbonazione , leggera e ricca, corpo medio, retrogusto affumicato e di frutta secca, castagne quindi.
Una buona birra nel suo genere , dove la castagna, in questo caso essiccata si sente con le sue note affumicate, ve la consiglio!!
Consiglio di servirla a 8 - 10°.

ABBINAMENTI: con antipasti di verdure, pesce affumicato, affettati e salumi, pasta con verdure, risotto alle verdure, secondi di carni bianche, formaggi freschi, formaggi semi stagionati, pasticceria secca.

Formato 75 cl      4,2 % alc/ vol       Pagata 9,90 euro beershop italia

giovedì 22 ottobre 2015

Zucca - Birrificio Baladin

Avevo lasciato intendere che la birra alla zucca che sarei andato a bere era la Zucca Baladin, anche se avrei dovuto parlarvi di qualche Pumpkin Ale americana, ecco che ritorna sul mio blog una birra di Teo Musso.
C'è un collegamento tra la Birra Baladin e la Zucca appunto, questo ortaggio è infatti molto noto nel piccolo paese di Piozzo, tanto è vero che ogni anno a inizio ottobre si tiene un vero e proprio festival con diverse qualità di zucca oltre a tanti altri cibi preparati con la stessa, dai tortellini ai gnocchi per non pensare ai dolci.
Poca fantasia nel nome, ricetta classica di una PumpkinAle americana, quindi speziata, dove Teo aggiunge un ingrediente a lui non nuovo, la Mirra.
Versata nel bicchiere la Zucca Baladin con 7 ° alcolici, si presenta di color ambrato con riflessi arancio, schiuma abbondante, biancastra e non persistente.
Al naso emergono note speziate, cannella e cardamomo, sentori resinosi che però non son dati dai luppoli, ma dall'uso della mirra.
In bocca arriva morbida, fruttata e maltata, pane bianco, biscotto, speziata come già detto sopra, equilibrata con la luppolatura che è quasi assente.
La birra si lascia bere bene, non a grandi sorsate, elegante e dal finale secco.
Consiglio di servirla a 8- 10 °, ora vediamo gli abbinamenti.

( mi scuso per non aver fotografato il bicchiere )

ABBINAMENTI:  con i dolci secchi o torte dove la cannella gioca una parte importante , con formaggi delicati oppure con primi piatti leggeri. E, naturalmente, con tortelli e gnocchetti di zucca.ottima con i dolci natalizi.

Formato 75 cl     7,0 %  alc/vol        pagata 9,90 euro beershop italia

martedì 20 ottobre 2015

Birre alla zucca o meglio Pumpkin Ale.

Ormai ci siamo è quasi fine Ottobre e in tanti paesi , negli ultimi anni anche da noi in Italia, il 31 Ottobre si festeggia Halloween una festività anglosassone,Tipica della festa è la simbologia legata al mondo della morte e dell’occulto, così come l'emblema della zucca intagliata, derivato dal personaggio di Jack-o'-lantern.  ( date un occhio al link per la storia ).
Quindi perchè non parlare delle famose birre alla zucca?Noi per il mese corrente possiamo vantare le birre alle castagne, mentre soprattutto in Amerca la birra alla zucca è ormai un vero e proprio stile, le Pumpkin Beer, ovvero birre alla zucca.
A Ottobre le zucche sono belle mature e pronte per essere usate e lavorate, tutti noi siamo abituati a vedere le classiche zucche svuotate e decorate con all'interno un lumino, una candela, magari nei cortili o sui davanzali delle finestre delle abitazioni, ma nella birra??
Questo stile ha rischiato di scomparire, ora invece è un vero culto negli Usa.
Sono diversi i metodi di impiego della zucca nel fare la birra, aggiunta fresca nel mosto, fatta a fette , frullata quindi una purea o addirittura tostata in forno chi lascia macerare la zucca in alcool e poi l'aggiunge prima dell'imbottigliamento.
Si ottiene così una birra dove dominano i sentori di zucca , una birra dal color ambrato - ramato , grazie anche all'uso dei malti ovviamente, magari come per le birre natalizie , con l' aggiunta di spezie, noce moscata, pepe, cannella, chiodi di garofano, zenzero e altre spezie meno conosciute.
Solitamente la base è una birra leggera, poco amara ,vellutate e molto rotonde,  con decise note maltate , biscottate.
In Italia ci sono buone interpretazioni di birre alla zucca,  ma credo che il massimo esempio arrivi proprio dall'america , qualche nome ad esempio, la Saranac Pumpkyn Ale, la Shipyard Pumpkinhead o la PostRoad Pumpkin Ale delle Brooklyn.
Ora come vi ho accenato sulla mia pagina facebook, ho appena acquistato una bottiglia di birra alla zucca targata Baladin.
Restate collegati.

sabato 17 ottobre 2015

Liefmans Goudenband - Liefmans


Le Fiandre . penso di averlo già  fatto intendere, sono un pò la mia seconda casa , un'amore nato alla mia primissima visita, un posto dove potevo trasferirmi anni fa, una terra dove andrei volentieri a vivere e lavorare, unico neo, l'assenza delle mie amate montagne.
Il Belgio , si sà è la terra di grandi birre , ma le Fiandre offrono qualcosa in più.
Una birra d'eccezione e dalla lunga storia, un birrificio quello della Liefmans, risalente addirittura al 1679, con sede ad Oudenaarde, paese di circa 30.000 , famoso anche per essere dal 1973, sede di arrivo della prestigiosa corsa ciclistica su strada del Giro Delle Fiandre.
La birra di oggi è la Goudenband, con gradazione alcolica di 8 %, birra particolare e complessa, aroma agro-dolce tipico delle Oude Bruine, uno stile non facile da bere per chi si è appena avvicinando al mondo della birra.
Color ambrato scuro, con schiuma biancastra cremosa e persistente, Al naso spiccano note fruttate e legnose, ma anche dei sentori di affumicato, leggeri.
In bocca è impressionante, al primo sorso è vinosa, liquorosa e il mio primissimo pensiero va al vino Porto, gusto come per l'aroma agrodolce, caramellato grazie anche all'uso dei malti scuri, uvetta, frutta sotto spirito, frutta secca, con una leggera nota acida sul finale.
Una birra dallo stile unico e particolare e ancora vive in questa zona del Belgio.
Birra difficile da abbinare, da bere sola per gustarla a pieno.

Consiglio di berla sui 10- 12 °.

POSSIBILI ABBINAMENTI: come detto difficile da abbinare , forse accompagnata ad un buon formaggio dal profumo e dal gusto deciso può esprimersi al meglio.

Formato 37,5 cl      8 % alc/vol      Pagata      4,60 euro beershop Italia

giovedì 15 ottobre 2015

Roots In Wine 2011 - Birrificio Menaresta

Ritorno in Italia, nella Brianza, quindi siamo in Lombardia, periferia di Milano, terra ricca di birrifici, una certezza ormai da diversi anni è il Birrificio Menaresta di cui stapperò la mia birra.
Avevo già parlato di loro ( ) , oggi ho la fortuna di bere una birra non sempre facile da trovare, la Roots In Wine 2011, una Strong Sour Ale da 9,5 %, invecchiata in botti di Nebbiolo della Valtellina ( provincia di Sondrio ), terra di grandi vini rossi, dove viene aggiunto il cioccolato di carrube.
Il Carrube è un legume, e la sua polpa dolciastra ricorda appunto il cioccolato, se non sbaglio viene usata la polvere ottenuta dalla lavorazione a caratterizzare questa birra.
Come mi diceva Marco Valeriani , l'ex birraio , ormai passato al Birrificio Hammer, ricordo che questa birra fa una prima fermentazione in acciaio e una seconda in legno, il lievito è da vino bianco, successivamente viene maturata per 6 - 6 mesi in botte.
Versata , si presenta di color ambrato , tendente al rosso con schiuma bianca, un filo giallognola, poco persistente.
A naso è subito interessante, intensa, vinoso e liquoroso, ci ricorda il vino, marsala, passito, un Xavier Jimenez di Jerez, un vino spagnolo recentemente bevuti, uvetta, frutti di bosco (soprattutto mirtillo e fragola), ciliegia sotto spirito , zucchero caramellato. arriva in un secondo momento la nota legnosa e leggermente acetica oltre ad una nota torrefatta.
Aroma che ci porta a berla subito per scoprirla anche in bocca, delicata, il vinoso si sente eccome, così come l'uvetta, e i frutti rossi su tutti note di mirtillo, mah e nuovamente il caramello.
Birra dal gusto dolciastro, c'e' del lattico e nel finale è leggermente amara.
Se lasciamo riposare la nostra birra, la lasciamo scaldare , sentiremo subito la nota alcolica, son pur sempre 9,5 gradi alcolici, ben strutturata.
Beh che dire , potremmo pensare di trovarci davanti un bel calice di vino liquoroso, invece no, una birra eccezionale, dimenticarla in cantina per qualche anno non le farà male , anzi!!
La foto dell'etichetta rispecchia un pò le generazioni dei contadini brianzoli , viticoltori, abili esperti nella torchiatura. una birra dedicata alle nostre radici.
Consiglio in un primo momento di servirla a 6-8 ° e poi lasciarla.... scaldare.

ABBINAMENTIcon secondi di carne rossa, secondi di cacciagione, formaggi stagionati, formaggi erborinati, dessert a base di frutta.

Scusate per la foto...

Formato 33 cl   9,5 %  alc/ vol     Pagata ( bella domanda ) 



lunedì 12 ottobre 2015

Pale Ale Citra - Brouwerij De Molen

Dal birrificio belga De Struise all'olandese De Molen, un altro grande marchio, una certezza.
Per chi mi segue da poco, i 2 birrifici sopra citati , sono quelli che seguo maggiormente e come Struise , quando mi trovo in Belgio passo spesso a visitare.
Ho scelto la strada più difficile , ma forse anche la più sorprendente, seguire le produzioni di questi due Grandi della birra, non è cosa facile, come per il marchio danese Mikkeller, sfornano talmente tante birre che più volte è impossibile saperlo.
La birra di oggi, è la Pale Ale Citra, ora ( ad eccezione della Svezia) conosciuta con il nome di Hop & Liefde è una single hop, in stile Pale Ale, dal basso tenore alcolico, 45,8 % alc/vol, con l'impiego appunto del luppolo americano Citra, che conferisce all birra aromi fruttati più tendente all'agrumato , resinosi e note balasmiche come l'eucalipto, oltre ad una leggera nota ... piccante.
E' stato presentato sul mercato solo nel 2007 dalla Hop Breeding Company, una joint venture tra la John I. Haas Inc. e la Select Botanicals Group LLC. Il Citra, ottenuto dall'incrocio di diverse varietà di luppolo come l'Hallertau Mittelfreuh, il Tettnanger e l'E.K. Goldings.
Versata nel bicchiere si presenta di color ambrato chiaro, pulita, schiuma bianca abbondante e persistente.
Al naso un'ottimo profumo fruttato, agrumato e floreale, limone, arancia, pompelmo, per poi passare alle note maltate di caramello e a quelle resinose date dall'abbondante uso del luppolo.
In bocca è come detto fruttata, frutta gialla, agrumata come descritto sopra  maltata, cracker , biscotto, per poi passare a sentori di erbaceo, resinoso.
L'uso del citra ci lascia a una birra leggera , profumata , fresca e di ottima beva.Corpo medio e carbonazione quasi aggressiva, forse più vicino ad una Ipa come stile.
Consiglio di servirla a 6 - 8 °.

ABBINAMENTI :  formaggi di media stagionatura meglio di latte di mucca, formaggi erborinati, prosciutto dolce, pesce bianco e crostacei. In ogni caso alimenti a tendenza dolce.

Formato 33 cl       4,8 %  alc/vol     57 IBU    Pagata 4,50 euro beershop italia





mercoledì 7 ottobre 2015

Struise Rosse 2015 - De Struise Brouwers


Ritorna nel mio blog , l'amato birrificio belga Struise, con la sua 4° o 5° birra recensita, una birra che in tanti chiamano normale, base.

Normale perchè tanti di noi sono abituati alle birre pazzesche che sfornano gli Struzzi , dal tenore alcolico elevato e dal colore nero impenetrabile, oltre alle diverse birre passate in botte.
La birra di oggi è la Struise Rosse, una Belgian Ale da 6 ° alcolici, che insieme alla White sono le cosidette birre normali, anche se chiamarle normali è quasi dispregiativo.
La Struise Rosse e la White , tra l'altro sono tra le birre che si trovano più facilmente allo spaccio del birrificio, dove ultimamente è quasi impossibile trovare le loro chicche.
Ricordo il mio ultimo viaggio , dove pur conoscendo Carlo personalmente, non ho trovato molto in birrificio, le chicche le troviamo invece nel loro beershop , nella centralissima piazza davanti allo Stadhuis, prezzi non proprio onestissimi per essere in Belgio, ma stiamo comunque parlando di uno tra i migliori birrifici ...al mondo!!
Se avete pazienza e tempo di girare è facile trovare birre targate Struise, tra le più rare , anche nei vari beershop sparsi per Brugge e Bruxelles, oltre ovviamente nei vari locali famosi del paese.
Torniamo alla nostra birra, si presenta di color ambrato , riflessi rossastri, pulita, limpida, con schiuma biancastra fine e molto persistente.
Al naso sentori di banana e frutta secca, fruttata, con qualche leggere nota maltata.
In bocca è delicata, dolce, caramello e zucchero candito, ben bilanciata, sentori di banana e frutta secca, nocciola mandorla.Gradazione alcolica insolita per una birra Struise , che la rendono una birra fresca e invitante, beverina.
Corpo deciso, robusto, carbonazione media, finale secco , al palato è pulitissima.Il finale è amarognolo ma non troppo.
Come sempre un'ottima birra.
consiglio di servirla a 8- 10 °.

ABBINAMENTI: antipasti di affettati, primi piatti non troppo saporiti, carni bianche, verdure,dessert a base di frutta

Formato 33 cl     6 % alc/vol            Pagata 4,20     beershop italia


domenica 4 ottobre 2015

Norse Porter - Haanbryggeriet

Arrivano le prime giornate fredde, l'autunno sembra essere solo di passaggio , almeno qui al nord, è il momento delle birre scure, alcoliche, calde e corpose, le birre del nord come le chiamo io , vedi le Struise dell'amico Carlo , le De Molen dall'Olanda, o ancora più su con le birre norvegesi di Nogne e Haanbryggeriet, un nome difficilino da ricordarsi, cosa che non è altrettanto per le loro birre.
E' proprio di quest'ultimo birrificio che provero' una birra.
Viene fondato nel 2005 da 3 homebrewer, Jens Maudal, Arne Eide Eriksen e Egil Hilde a Drammen,circa 50 km da Oslo.
Iniziano come tanti altri con  un impianto usato, e nel primo anno la produzione si aggira sui 40 hl circa.


Diverse le birre prodotte, diversi anche gli stili.Una birra scura come da tradizione scandinava, è la Norse Porter, in stile Porter ovviamente, 6,5 % alc /vol, non molto amara.
Si presenta nel bicchiere con un bel colore marrone scuro, tendente al nero, schiuma molto cremosa, color avorio, fine e decisamente persistente.
Al naso un forte aroma di caffè, cioccolato, vaniglia, ma anche leggera nota affumicata, in bocca è imponente, dalla bassa carbonazione, morbida, caffè su tutto, malti torrefatti, qui a differenza di prima, percepisco un pò di amaro e dello speziato, pepe.
Nel finale emergono note delicate di liquirizia, che ci accompagnano fino all'ultima bevuta.
L'alcool c'è e si sente con i suoi 6,5 °, emergono note di frutta rossa se lasciamo scaldare e riposare la nostra birra,
Un'ottima birra davvero, senza aver fretta di finirla, una volta versata, birra da compagnia, da gustare davanti a un bel camino acceso.Soddisfatto!!
Consiglio di servirla a 12 - 14 °.

ABBINAMENTIOttima con carni rosse soprattutto se cotte alla griglia. Piacevole anche con frutti di mare o pesce. -

Formato 50 cl      6,5 % alc/vol      Pagato 8,50 euro beershop