sabato 28 novembre 2015

3 Fontein Oude Gueze - Brouwerij 3 Fontein

Mi mancava , mancava sul mio blog, avevo voglia di una birra acida, solo, ultimamente le bevo solamente in compagnia, non riuscivo ad entrare in cantina e vedere quella bottiglia ... sussurrare... bevimi!!
Brouwerij 3 Fontein , che insime a De Struise hanno fatto da sfondo al mio blog, recente è la foto messa coem sfondo al blog, scattata a Berseel nel 2010.
Fà così il suo debutto, oggi con la 3 Fontein Oude Gueze, siamo a Berseel piccolo paesino  belga dalla lunga tradizione per le birre acide, oltre alla sopra citata , c'è un altro birrificio che grazie a  Dio non è scomparso, Oud Berseel.
Tutto inizia nel 1953 con Gaston Debelder, ora la tradizione è portata avanti da uno dei figli , Armand,


Assemblatori di lambic fino al 1998, dove venne installato un piccolo impiantino , così da iniziare a produrre e non solo ad assemblare.
Fino al 2012 c'era attivo un ristornate annesso al birrificio , ora chiuso, mentre nel 2013 è stato inaugurato il nuovo birrificio , più capiente e innovativo , che devo ancora passare a visitare.
Nel 2009 un brutto episodio rischiò davvero di far chiudere il birrificio... vi lascio alla lettura su questo link (  2009 ).
Veniamo alla bevuta, la birra si presenta di un bel colore arancio con riflessi più chiari, schiuma bianca cremosa ma non persistente.
Al naso emergono sentori quali mela e limone, fiori bianchi, per poi passare ai sentori classici di una gueze, polvere, terra, legno bagnato, formaggio.
Corpo medio, in bocca si sente l'acido lattico e l'acetico.Maltata si ma non in modo eccessivo, cedro, limone, uva e una sensazione di frutto esotico.
Secca, fresca e dissetante ottima in giornate primaverili, finale aspro e amarognolo e con nuovamente sentori quali il legno.
Birra complessa.Non abbiate fretta a berla, io l'ho avuta, forse comlice un'ultima bevuta di Kriek di 3 Fontein.
Il massimo sarebbe avere in cantina diverse annate.Ottima birra,
Consiglio di servirla a 8 - 10°.

ABBINAMENTI: ottima come aperitivo, con qualsiasi piatto di pesce, in particolare pesce azzurro e crostacei, e anche con formaggi non troppo stagionati, in generale.

Formato 37,5 cl    6 %  alc/vol    Pagata 6,50 euro.

Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.

mercoledì 25 novembre 2015

O.G. 1048 Pedrhum Cuvee 2013 - Birrificio Del Carrobiolo Fermentum

Oggi o meglio l'altra sera con un caro amico Daniele, che in quanto a esperienza in campo birrario ne ha eccome, ci siam concessi giusto 2 birrette , anzi tre, dalla Oude Kriek 3 Fontein, alla Pink Salt del Birrificio Opera, una Gose prodotta con sale rosa dell'Himalaya, bacche di Goji e infine alla O.G. 1048 Pedrhum Cuvee 2013 del Birrificio Del Carrobiolo.
Non male direi, sarà quest'ultima che insieme a Daniele abbiamo deciso di recensire.Per prima cosa ringrazio Pietro Fontana per avermi , ormai 2 anni fa ,  gentilmente procurato più di una birra dalla SUA cantina, La Spada nella Botte 2013 , Pedro Fontenez  e Una Botte e Via 2013, che birre ragazzi!!
Ci siamo era da mesi che volevo aprire questa birrozza, così amo chiamare quelle birre che ancor prima di berle di regalano qualcosa di cui non te ne dimenticherai facilmente.
Una birra che ormai è quasi impossibile trovare, prodotta in quantità minime se non erro una one shot, peccato oserei dire caro Pietro.
L'etichetta semplice ma elegante sembra raffigurare un colone, che in modo non molto amichevole cura , la sua botte di rhum pregiato, con tanto di spada in mano all'ombra di una palma, al riparo dal sole cuocente della Martinica.
La base della O.G. 1048 Pedrhum Cuvee 2013, è la  Brown Ale OG 1048affinata 3 mesi in botte di Rhum Agricole della Maison Clement (Martinica), tenore alcolico di 4,9 gradi alcolici, nel bicchiere si presenta di un bel color tonaca di frate , leggermente velata, schiuma color avorio inizialmente presente che però svanisce quasi subito.
Al naso subito percepiamo il rhum, poi la carruba, vaniglia, frutta sotto spirito , frutta rossa, zucchero di canna , si sente l'alcool che stranamente sembra lasciar intuire che la birra che andremo a bere ha circa 7 gradi.
Profumo di legno ( per me il legno è profumo, magia, vita , storia ) bagnato, umido, totale assenza di luppolo.
In bocca arriva maltata, caramello e biscotto che a anso non sentivamo, di nuovo vanglia e rhum, si sente l'alcool , la birra ne ha 5 di gradi , noi ne percepiamo 6- 6,5 , ciliege sotto spirito, quindi siam più precisi rispetto al naso, note di tostato, frutta secca.
Corpo esile e carbonazione bassa.Finisce leggermente amara e astringente.
Conclusione, un'ottima birra , dove il passaggio in botte di rhum per 3 mesi si sente eccome, lasciarla in cantina per 2 annetti le ha fatto bene.
Mi auguro che qualcuno che legga possa berla, sperando che in futuro Pietro ci regali nuovamente birre così.
Un grazie a Daniele per aver condiviso con me la bevuta oltre che la descrizione della birra.
Consiglio di servirla a 14 - 16 °.

                       A volte il vincitore è semplicemente chi non ha mai mollato.Jim Morrison
    


ABBINAMENTI: carni bianche con salsa, coniglio al forno e con la birra, stufati di carne  , ottima anche con dolci con frutta secca e perchè no ce la vedo bene anche con un sigaro.

Formato 37,5     4,9 %  alc/vol     lotto 1310     Pagata credo 8,50 ... credo.

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sabato 21 novembre 2015

Dipa Perfect Cicle - CR / Ak Brewery

Il mio secondo appuntamento (  link ) con il birrificio CR / AK di Campodarsego , Padova, la prima era la White Rabbit una Blanche, oggi o meglio qualche giorno fa una nuova birra che ho scoperto durante una lezione al corso Beer Lover  di Good Beer Society.
La Perfect Circle, una Double Ipa pazzesca, con i luppoli Tomahawk , ossia la variante commerciale del Columbus, noto come luppolo da amaro, neozelandese, Apollo americano  e Chinook più un ingrediente ai più nuovo e insolito, lo Sciroppo di Agave.
Lo sciroppo di Agaveutilizzato fin dall’epoca azteca, è uno sciroppo dolce che viene estratto da una pianta grassa tipica del Messico, l’Agave Tequiliana Weber. Ad essere messo in discussione è il metodo industriale con il quale oggi viene prodotto e l’eccessiva quantità di fruttosio concentrato presente all’interno di questo sciroppo.
Le calorie di questo sciroppo sono uguali a quelle dello zucchero , dato che sono 16 per ogni cucchiaino, praticamente le stesse.
Gradazione di 7,5 gradi alcolici, si presenta di color ambrato chiaro leggermente velato.
Schiuma bianca, persistente , più lasciamo riposare la birra più più essa svanisce.
Al naso è paurosa, come me la ricordavo , frutta tropicale e sentori resinosi, aroma fresco, ananas, pompelmo, cedro, pesca.
Frutta candita e leggere note di malto, caramello.In bocca è morbida, note balsamiche in tutta la bevuta una piccollisima nota pepata.
Ben biscottata rispetto a quanto percepito al naso, pane bianco, e caramello fruttata come già detto, sembra di essere dal miglior fruttivendolo di fiducia, con frutti esotici e agrumi freschi, spettacolo!!
Luppolo, luppolo e ancora luppolo dal finale decisamente amaro ma non esagerato, retrogusto resinoso e un filo aspro.
Al corso l'ho finita prima di poterla capire e descrivere, ora me la son gustata a pieno.
Ottima!!Fresca e beverina.

Formato 33 cl     7,5 % alc/ vol      Pagata 4,50 beershop italia

ABBIANMENTI: antipasti di verdure, affettati e salumi, pasta con carne, pasta con verdure, risotto con pesce, risotto alle verdure, secondi di carni bianche, secondi di carne rossa.

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giovedì 19 novembre 2015

Etichette birrarie e curisosità.

E poi ti ritrovi al telefono con un amico che ti dice : cavolo bell'idea quella di aprire un blog non avevo capito fossi tu ( presa per c.... ) e dedicarci del tempo, un sacco di contatti , bello poi vedo che inserisci eventi e ci tieni aggiornati.Maaa la tua collezione di bottiglie???Perchè non fai un articolo su come hai iniziato visto che è tutta colpa mia se dedichi più tempo alla birra che al resto...quasi?? E quel quaderno pieno di etichette che scollavi che fine ha fatto???
Etichette - collezione ... già bell'idea !!Perchè non ritornare al passato e qualche volta parlare delle etichette delle nostre amate birre, quello che il birraio vuole trasmetterci ancor prima di bere la birra, ci sono etichette scialbe esempio De Molen che però hanno un loro perchè , alla quale mi son ispirato per le mie etichette da homebrewer, oppure mi vengono in mente le etichette della Buskers ... capolavori assoluti,,,forse un giorno ritornerò a parlare di etichette, cercando e spiegandone il significato!!




martedì 17 novembre 2015

Black Albert IV Coffe Club - Brouwerij De Struise

Ci risiamo, ci sono cascato un'altra volta, Carlo e Urbain con le loro birre sono i colpevoli, non vedo l'ora di risalire ormai manco da un'anno e mezzo, in quel posto magico, ritornare sui banchi di scuola ( il birrificio ricordo si trova in una vecchia scuola) con l'unica differenza che studi non sui libri ma con un bicchierino in mano ad ascoltare i loro racconti su quello che producono.
Avevo già parlato di una Black Albertlink ) , che è la base della birra che vado a bere oggi, della belga De Struise Brouwerij, una lunga serie di birre , 12 se non sbaglio il progetto avanzato , partendo sempre dalla stessa base.
Il nome della birra di oggi è Black Damnation IV Coffe Club, birra da 13 °, gradazioni alcoliche estreme, a volte anche " mischiate " con birre di altri produttori e invecchiate per mesi in botte.
Questa è invecchiata per 6 mesi in botti di rum, dove probabilmente sono state aggiunte fave di caffè FORSE.
Molto bella l'etichetta col teschio e insieme al color nero impenetrabile della birra, fà un pò paura, schiuma color marrone scuro, cremosa e molto persistente.
Al naso si nota il rum, profumo di legno che un ex falegname come me nota al volo, vaniglia e penso mandorla.
In bocca è intensa, avvolgente e calda, ricordo un'ultima birra degli svedesi di Omni Pollo, una birra masticabile , si forse è il termine adatto.
Caffettosa come dal nome, tostata, cacao e rum, uvetta e prugna e poi sentori di frutta secca e tabacco, leggerissima nota fumè.
Dolce, con l'amaro che spunta solo nel finale insieme a quella nota acidula che rende meno pesante la bevuta.
Birra da bere a piccoli sorsi, da poltrona e da compagnia, retrogusto di caffè e rum.
L'alcool si sente eccome con i suoi 13 °, una buona variazione della Black Albert, difficile da reperire se non in beershop attrezzati, ora la si trova anche nel formato da 75 cl, fate attenzione.
Consiglio di servirla a 10 - 12°
Foto se non erro scattata a Gand in un locale, la bottiglia da 75 ha una veste grafica ancora più aggressiva.

ABBINAMENTI: una birra da meditazione, si accompagna con dolci al cioccolato, pasticceria secca e con alcuni formaggi erborinati.

Formato 33 cl      13 % alc/vol      Pagata 6,90 beershop italia.


Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.


venerdì 13 novembre 2015

Perchè la birra è un viaggio!!!

Un post insolito, o meno, non parlo di acqua , minerale o frizzante, tranquilli non sono diventato ancora matto, ma nemmeno di singole birre o eventi e viaggi.
Un mezzo resoconto diciamo, di strada da gennaio il blog direi che ne ha fatta e questo grazie anche a tutti quelli che mi seguono, di strada, già , come quella per Bamberga dove tornerò tra meno di un mese o Dublino, oltre ai festival come l'Arrogant a Reggio Emilia o il Porck beer Festival a Montegioco e di altri più o meno vicini, l'ultimo il Tatoo Weekend a Chiuduno ,non certo di minore importanza.
Franconia, un amore nato a marzo, certo, le birre franconi le bevevo già prima, ma è bastata meno di mezza giornata a Bamberga per innamorarmi di questa zona , con paesi che sembrano usciti da una fiaba di fine ' 500, per non parlare del verde che circonda questi villaggi , oltre alla tranquillità che regna sovrana.
E la birra??La birra è ovunque , quasi ogni paesino ha o aveva il suo birrificio, che dire ... per quest'anno l'ho sostituita al caro Belgio.
Come detto ci tornerò a inizio Dicembre , quindi fra 2 settimane farò un breve riassunto di quello che andrò a vedere o meglio bere e ovviamente al mio ritorno seguiranno diversi post sul racconto del mio beer tour.
In mezzo anche qualche piccola tappa birraria strada facendo durante le mie vacanze estive tra Spagna e Portogallo, quasi per caso, il che è stato ancora più interessante.
Arrivati ormai a metà Novembre, qualcosa di assurdo e strano c'e, l'ultima mia apparizione in terra belga risale ormai a Dicembre, ero convinto di tornarci a breve ...invece...
Con l'anno che verrà cercherò di girare di più per i birrifici del nord Italia e della vicina ( per me ) Svizzera, anche grazie ai tanti inviti ricevuti, l'ultimo visitato il Birrificio Hammer, nella vicina provincia di Bergamo.
Credevo di ritagliarmi più tempo libero , ma gli impegni sono sempre tanti per tutti, ma il tempo per una buona birra non mancherà mai.

Perchè la birra è viaggiare, non è solo bere!!
Salute.

lunedì 9 novembre 2015

New Age - Birrificio Lariano

Torna una birra o meglio un birrificio che conosco bene, quello degli amici Fulvio ed Emanuele del Birrificio Lariano, che ha da poco cambiato location, nuovo impianto 6 volte superiore a quello vecchio ( se non sbaglio ), con una gran bell'inaugurazione a cui hi avuto il piacere di partecipare.
Un' ottima festa , oltre alle birre, pizza e porchetta per tutti oltre ad un finale a... sorpresa con un ottima torta per festeggiare il nuovo birrificio.
Un laboratorio di degustazione un pò insolito, tenuto da Emanuele e Marco Giannasso, docente di Good Beer Society, insolito perché le birre in questione erano quasi tutte realizzate da... homebrewer, si , birre fatte in modo casalingo da Emanuele, in quantità minime, delle prove insomma di birre alla frutta, quasi tutte.
Una ai lamponi frullati, una alle ciliegie più bretta, un'ottima birra alle more di gelso, tutte partendo dalla stessa base di malto, con eccezion fatta per 2 birre una sorta di barley wine, liquorosa , sembrava uno dei miglior passiti mai bevuti, assolutamente da riproporre in bottiglia ( spero Emanuele legga la mia richiesta ) e l'ultima di cui non ricordo lo stile fatta sull'impianto vecchio, forse come ultima cotta, il tutto gentilmente offerto dal Birrificio Lariano.
Ora veniamo alla birra bevuta ieri sera, la New Age, un'American Golden Ale, dove sò per certo c'è l'impiego del luppolo Citra.
Birra diciamo estiva, leggera , 4,2 % alc / vol , color oro pallido, velata , con schiuma bianca cremosa e persistente.
Al naso è agrumata, mandarino e arancia, spiccano poi sentori di ananas e frutta gialla.
In bocca è pulita e fresca, maltata ma non troppo, crackers, pane bianco e una più dolce nota mielosa, di nuovo frutta agrumata.Chiude più amara , note erbacee e  resinose.
Il formato da 33 cl a mio avviso le stà stretto, perché finisce in fretta in poche sorsate, dissetante e leggera, si lascia bere bene. Buona!
Consiglio di servirla a 8 - 10°.

ABBINAMENTIPiatti strutturati, antipasti di salumi crudi o cotti. Primi piatti di riso o pasta e altri cereali anche con condimenti importanti. Zuppe di pesce, arrosti di manzo, piatti in umido, selvaggina di pelo o di piuma. Formaggi a pasta cotta, erborinati, a crosta fi orita, maturi. Pasticceria secca e non, anche con contenuto di grassi.

Formato 33 cl    4,2 % alc/ vol          Pagata 3,50 allo spaccio.

mercoledì 4 novembre 2015

Emelisse Rauchbier - Brouwerij Emelisse

Spazio ancora all'Olanda, dopo De Molen, ecco un altro birrificio che fa il suo debutto sul mio blog, la Brouwerij Emelisse, birrificio che ho avuto modo di conoscere qualche anno fà dall'amico Claudio della Locanda Del Monaco Felice di Suisio.
La Brouwerij Emelisse, si trova a Kamperland , nel sud-ovest dei Paesi Bassi. E’ una zona composta da diverse ex-isole (da cui il nome Zeeland , ossia terra di mare).C'ero vicino a dicembre, non essendo molto distante da Essen, in Belgio ma sul confine con i Paesi Bassi, dove si tiene il Kerst Bierfestival, peccato, sarà per la prossima visita.
Attiva dal 1998, dove il birraio è Kees Bubberman, homebrewer di vecchia data , veniamo ora alla birra.
Sono prossimo a partire alla volta di Bamberga, patria delle Rauchbier, quindi restando in tema ho trovato questa birra , la Emelisse Rauchbier, 5 malti differenti, tra cui quello affumicato su legno di faggio.
Una Rauchbier quindi di 6,5 ° alcolici, nel bicchiere si presenta di color marrone tonaca di frate con riflessi rossastri, opaca.
Schiuma color nocciola, abbastanza persistente e che resta attaccata al bicchiere.
Al naso ovviamente percepiamo i sentori di affumicato, delicato però a differenza di altre Rauch, a cui si aggiungono profumi di malto, pane e caramello, e del cioccolato.
Sentori di sottoscala, cantina, umido, legno bagnato, frutta sotto spirito.
In bocca è leggera e beverina, allo stesso tempo fresca, i 6,5 ° sono ben nascosti, si sentono anche in bocca le note maltate, pane nero, come nelle classiche colazioni del nord europa o nelle zone di montagna, tostato, caramello , miele di castagno credo, passando poi alle note affumicate, speck, cenere, legno bruciato, frutta secca e frutta sotto spirito.
Retrogusto liquoroso, carbonazione e corpo medi, ne fanno una birra dalla leggera seppur evidente nota affumicata, adatta a chi si vuol avvicinare a queste fantastiche birre tipiche della Franconia.Buona.
Consiglio di servirla a 8 - 10°.

ABBINAMENTI: antipasti di affettati affumicati, appena accompagnata con la bresaola della Valtellina, e salame, ottima anche con crauti e formaggi a pasta molle non troppo saporiti, con pesce affumicato.Qualcuno mi sta consigliando di accompagnarla a un buon sigaro, l' affumicato e il leggero pepato ben si dovrebbero accompagnare al tabacco.

Formato 33 cl     6,5 % alc/vol     Pagata 4,50 euro beershop italia